Trama del film thriller di fantascienza "The Jacket" del 2005 con Adrien Brody e Keira Knightley: frasi celebri, spiegazione, curiosità, colonna sonora e attori del cast.
The Jacket è un film thriller di fantascienza del 2005 diretto da John Maybury ed interpretato da Adrien Brody e Keira Knightley.
Trama
Nel 1991, in Iraq, il militare Jack Starks viene sparato alla testa e creduto morto, almeno fino a quando non viene portato nella camera mortuaria e un medico non si accorge dei suoi segnali di vita. Un anno più tardi, dopo essere stato congedato dall'esercito, Jack soffre di amnesia. Camminando per una gelida strada nel Vermont s'imbatte in una donna ubriaca, Jean Price, e sua figlia, Jackie Price, e ripara il guasto della loro auto. In seguito, egli ottiene un passaggio da un conducente ma vengono fermati da un poliziotto. Jack, non ricorda niente di tutto ciò e, incapace di difendersi viene incriminato dal tribunale e condannato al manicomio criminale. Jack diventa l'esperimento del dottor Thomas Becker, che droga i suoi pazienti, gli fa indossare una camicia di forza e poi li chiude in un cassetto per cadaveri in obitorio. Mentre è bloccato, Jack riesce a viaggiare nel futuro, più precisamente nel 2007, dove incontra un'adulta Jackie Price... la bambina a cui aveva regalato le proprie piastrine militari identificative.
Paese:USA Durata: 102 min Voto:7,1
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Commento
Gran bel film, studiato bene e mai noioso. A tratti drammatico, claustrofobico e cupo ma anche fantascientifico, profondo e libero. Un film deve lasciare qualcosa dentro, altrimenti sono solo pellicole... e The Jacket la lascia, eccome se la lascia.
Avvertenza [VM14]: Brevi scene di nudo femminile, linguaggio volgare, presenza di alcool e fumo, scene intense, spaventose e claustrofobiche.
Spiegazione
Jack Starks non è uno schizofrenico, non è un sociopatico, non è un malato di Alzheimer, non ha una personalità dissociata, non è autistico, non è nevrotico e non ha neppure commesso un reato a causa di queste malattie, ma ha solamente un'amnesia causata da un colpo di pistola alla testa, che non gli permette di dimostrare la sua innocenza. Eppure, nel somministragli le cure, viene trattato e considerato dai medici alla stregua di tutti gli altri pazienti che soggiornano nel manicomio criminale. In più il medico che si occupa nello specifico del suo caso lo considera un mentitore, e per questo motivo si accanisce contro di lui. In questo modo si capisce abbastanza chiaramente l'opinione del regista riguardo a queste strutture e induce in chi lo guarda un profondo senso di ingiustizia e di disumanità.
Infatti questo manicomio criminale risulta essere un luogo di sperimentazione selvaggia e a volte crudele sui pazienti, che vengono sottoposti a iniezioni e alla somministrazione di psicofarmaci in pastiglia in maniera eccessiva, tanto da renderli inerti e in preda ad allucinazioni. Senza contare che al protagonista viene messa una camicia di forza ("jacket" in inglese) e, attraverso una barella viene posto dentro a dei cassetti d'obitorio vuoti, dove di per sé dovrebbero esserci dei cadaveri.
Ovviamente è una storia di fantasia, ma tuttavia il regista pone un punto interrogativo importante su queste strutture che già in passato hanno suscitato polemiche e che tutt'ora sono protagoniste di alcuni dibattiti legislativi anche nel nostro paese (ci sono strutture dichiarate fuori legge, che però continuano ad essere operative).
Malgrado l'iniziale scetticismo da parte della ragazza, in quanto Jack Starks risulta essere deceduto il 1º gennaio del 1993 a causa di un colpo alla testa, Jackie decide di aiutarlo a scoprire le circostanze che hanno causato la sua morte. Dopo essere tornato nel presente attraverso la terapia (consistente oltre che nella somministrazione di farmaci, nel giacere per diverse ore all'interno di un lungo cassetto simile a quello degli obitori) Jack si sposta di tanto in tanto da una dimensione spazio-temporale all'altra, per poi riportare nel 1992 diverse informazioni apprese nel futuro, tra cui una inerente al caso di un bambino con problemi di apprendimento di cui si occupa la dottoressa Lorensen, che porterà alla totale guarigione del bambino.
Il primo gennaio del 1993, ovvero la sua data di morte, dopo aver consegnato una lettera alla madre di Jackie (all'interno della quale diceva che la donna sarebbe morta, in quanto svenuta con una sigaretta accesa, che avrebbe provocato un incendio), presso l'ingresso del manicomio Jack Starks finisce con lo scivolare sulla neve per poi battere violentemente la testa contro il pavimento. In punto di morte Jack chiede ai medici di ricorrere alla terapia, per tornare nel 2007 e salutare un'ultima volta Jackie. Una volta tornato nel futuro, sentendo Jackie parlare al telefono con la madre, il protagonista scopre che la lettera da lui scritta aveva impedito la morte della donna e di conseguenza apprende di aver cambiato il corso degli eventi.
Per concludere questa nostra disamina, volevo porre l'accento sul dubbio che lo spettatore inevitabilmente ha, guardando la scena finale che, se letta in un certo modo, può mettere in discussione tutto ciò che uno ha visto sullo schermo fino a quel momento. Il protagonista, come fa a vivere nel futuro se è morto nel presente?
Sicuramente nel presente è morto, altrimenti nel futuro la madre della bambina non avrebbe smesso di fumare, ma sarebbe morta carbonizzata, e Jackie non avrebbe avuto il lavoro da infermiera, ma sarebbe rimasta cameriera in quello squallido locale e con una vita trasandata.
Tuttavia non è possibile che il protagonista possa restare in vita eternamente nel futuro (anche se appartiene al genere fantascienza), infatti continuiamo a vederlo sporco di sangue come se questa volta la sua ferita è irrimediabilmente curabile. Non sente particolarmente dolore perché sta probabilmente vivendo un "sogno". La ragazza le chiede come va, e lui le risponde "ora va meglio". Nel finale sentiamo la voce della ragazza come un eco che dice "quanto tempo abbiamo" e se ricordate lo diceva anche quando Jack stava ritornando a riprendere i sensi nell'obitorio ed era scomparso da dentro la macchina di Jackie.
La luce bianca è un chiaro riferimento alla morte, quindi è sicuramente morto anche nel futuro (2007), lui era già morto ma almeno stavolta è morto felice perché ha fatto tante cose buone: ha salvato una madre, ha salvato una bambina, ha salvato il bambino (il suggerimento dell'elettroshock) e ha salvato in un certo senso anche se stesso.
Ora resta da chiedersi se lui è veramente andato nel futuro o se tutto quello che il protagonista ha vissuto fosse in realtà frutto della sua immaginazione? E se in realtà lui fosse morto in Iraq e quello che vediamo sia solo ciò che gli è passato nella mente poco prima di morire?
Per spiegarmi meglio: se dessimo un'interpretazione del genere al film, vuol dire che il regista ci ha voluto raccontare ed ha voluto immaginare che cosa potrebbe passare nella mente di una persona quando si trova di fronte alla morte. Generalmente si suole dire che quando una persona si trova di fronte alla morte, gli passa davanti tutta la sua vita. E se invece di passargli davanti tutto il passato, si immaginasse uno scenario futuro che vada oltre la morte?
Infatti il film inizia con una frase sconvolgente detta dal protagonista fuori campo: "Avevo 27 anni la prima volta che sono morto...". Dunque The Jacket non sarebbe altro che uno studio psicologico del regista sulla mente umana e il suo rapporto con la morte; sulla capacità immaginifica della mente di fronte a situazioni estreme e drammatiche; sulla forte volontà che la mente ha di ingannare la realtà ed ingannarsi per l'incapacità di accettare l'inevitabile, il doloroso, l'inaccettabile; sull'estremo desiderio che la natura umana ha di sopravvivere anche alla propria morte.
Interpreti e personaggi
Adrien Brody (Jack Starks), Keira Knightley (Jackie Price), Laura Marano (Jackie da giovane), Jennifer Jason Leigh (Dottoressa Lorenson), Kris Kristofferson (Dottor Becker), Daniel Craig (Rudy Mackenzie), Kelly Lynch (Jean), Brad Renfro (Lo straniero).
Curiosità
Alcune curiosità contengono spoiler.
- Il film è basato sulla storia "The Star Rover" di Jack London, che a sua volta si basava su sue interviste con Ed Morrell, che mentre si trovava in carcere a San Quintino è stato torturato, spesso costretto a indossare una camicia di forza molto stretta, che gli bloccavano il respiro e il flusso sanguigno. Al fine di far fronte a questo, ha imparato in fretta l'auto-ipnosi simile a quella che Jack Starks utilizza per viaggiare nel tempo.
- Le scene di Adrien Brody singhiozzante nel cassetto erano reali. Brody aveva chiesto al regista John Maybury di essere tenuto bloccato lì anche quando non vi erano riprese da fare in modo che avesse potuto concentrarsi sulla sensazione di disperazione del personaggio.
- Adrien Brody ha fatto diverse sessioni in una vasca di deprivazione sensoriale (chiamata anche vasca di isolamento), ha anche eseguito esercizi di prigione, ed ha anche fatto una dieta ricca di proteine per il suo ruolo di reduce di guerra Jack Starks.
- Le scene del manicomio sono state girate nella ex Ospedale Village Bangour, un manicomio in disuso, nel West Lothian, in Scozia, vicino a Edimburgo. Dopo che il film The Jacket è stato rilasciato, molti altri esploratori cinematografici hanno espresso un interesse per l'edificio ospedaliero come location, ma la zona era già stata stanziata per lo sviluppo immobiliare. Da allora, il complesso residenziale è stato smantellato, e Bangour Village Hospital si trova ancora come era al momento delle riprese, e continua ad attrarre cacciatori di fantasmi in quanto alcuni pazienti ritengono di esserne perseguitati.
- Secondo il direttore John Maybury, la scena d'amore tra Adrien Brody e Keira Knightley sarebbe dovuta essere più lunga, ma è stata tagliata perché al pubblico americano di prova non piaceva la scena che comprendeva nudità.
- Mark Wahlberg e Colin Farrell sono stati entrambi presi in considerazione per il ruolo di Jack Starks.
- Anne Lambton era stata lanciata nel ruolo della dottoressa Lorenson. Ma durante le riprese si è ammalata di pancreatite e non era in grado di continuare.
- Durante i titoli di testa c'è video con audio di filmati dell'esercito. Alcune di questi sono filmati (la scena dell'elicottero) appartengono a un vero e proprio evento avvenuto in Iraq, in cui i militari statunitensi attaccano e uccidono diversi insorti. Questo filmato può essere visualizzato su Youtube.
- Il film si svolge nel 1992, nel 2007 e nel 1° gennaio 1993.