Inside Out è un film d'animazione del 2015 diretto da Pete Docter, realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures.
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Trama
Ci sono emozioni che tutti viviamo: gioia, paura, rabbia, disgusto, tristezza. Vi siete mai chiesti... dove vivono davvero queste emozioni? Preparatevi ad un viaggio che vi porterà all'interno della mente di Riley, una bambina che, costretta a trasferirsi con la famiglia in una nuova città, deve fare i conti anche con le emozioni che convivono nel centro di controllo della sua mente, più realisticamente sono delle piccole voci dentro la tua testa.Commento
Tenete conto che questo film prende ispirazione dalle teorie di Freud, parla delle emozioni e della mente umana durante il periodo della crescita. Non può essere fatto con la solita comicità tipica della Disney. Ci porta ad esplorare la mente umana e lo fa con una delicatezza essenziale, a tratti commovente, sprazzi di simpatia, tristezza, rabbia, come le emozioni umane, un'altra perla encomiabile. Da vedere.Avvertenza [T]: Vi sono alcune parole un po' volgari per essere un film d'animazione (del tipo: pazzo, idiota, stupido, idiota, stupido, imbecille ecc.). Alcune scene sono drammatiche e potrebbero rendere tristi i bambini più piccoli.
Spiegazione
Doppiatori italiani e personaggi
Stella Musy (Gioia), Melina Martello (Tristezza), Paolo Marchese (Rabbia), Daniele Giuliani (Paura), Veronica Puccio (Disgusto), Vittoria Bartolomei (Riley Andersen), Claudia Catani (Jill Andersen), Mauro Gravina (Bill Andersen), Luca Dal Fabbro (Bing Bong), Giorgio Locuratolo (Jangles il clown), Renato Cecchetto (Fritz), Cristina Poccardi (Smemoratrice Paula), Carlo Scipioni (Smemoratore Bobby), Chiara Salerno (Regista sogni), Alessandra Cassioli (Rabbia di Jill), Roberta Pellini (Tristezza di Jill), Alberto Caneva (Paura di Bill), Emiliano Ragno (Gioia del clown), Luna Iansante (Meg), Giorgia Ionica (Meg bambina), Davide Lepore (Guardia Subconscio Frank), Achille D'Aniello (Guardia Subconscio Dave), Diego Suarez (Pilota dell'elicottero).Curiosità
- Gli sceneggiatori hanno considerato fino a 27 emozioni diverse per il film. Tra i ruoli principali ci sarebbero stati Orgoglio, Fiducia, Logica e Sorpresa. Ma si sono focalizzati su cinque (Gioia, Tristezza, Disgusto, Paura e rabbia) per rendere la pellicola meno complicata.- Secondo il regista Pete Docter, ogni emozione si basa su una forma: Gioia è una stella, La tristezza è una lacrima, Rabbia è un mattone di fuoco, La paura è un nervo scoperto, e il Disgusto è un broccolo. Ma ha anche aggiunto che a lui piacciono i broccoli.
- Lo scenografo Ralph Eggleston ha lavorato per cinque anni e mezzo al film. Ha detto che è stato il lavoro più lungo e più difficile della sua carriera.
- A Pete Docter è venuta l'idea del film osservando sua figlia.
- Gli scaffali della curva della memoria a lungo termine assomigliano alle pieghe che appaiono sulla corteccia cerebrale della superficie esterna del cervello.
- Alcune delle palle della memoria di Riley contengono scene di altri film Pixar, come il matrimonio di Carl e Ellie in "Up" (2009).
- In Giappone i broccoli sono stati sostituiti dai peperoni verdi, che sono più universalmente odiati dai bambini giapponesi.
- La classe di Riley è la numero A113, il 113 è un numero magico per la Pixar. I veri appassionati della Pixar sanno benissimo di cosa stiamo parlando. Il codice A113 è subliminalmente presente in tutti i film dello studio d’animazione e si riferisce alla A1-13, la classe di graphic design e character animation del California Institute of the Arts. Da quella classe proviene la maggior parte dei grandi nomi dell’animazione di oggi, tra cui il direttore creativo della Pixar John Lasseter e l’amministratore Brad Bird. A113 è quindi una specie di marchio identificativo che gli animatori si divertono a inserire in tutti i film, lasciando agli spettatori il compito di ritrovarlo. La sigla appare anche in film non prodotti dalla Pixar, ad esempio in molti episodi dei Simpson, i Griffin e diversi video-game, ma anche in film non prettamente d’animazione come ad esempio The Avengers. In Inside Out il simbolo appare fra i graffiti della fermata di un autobus, mentre Riley è intenta a scappare di casa.
- È il terzo lungometraggio di Pete Docter per la Pixar dopo Monsters & Co. (2001) e Up (2009).
- Il film ha ricevuto una standing ovation di otto minuti al Festival di Cannes 2015.
- In Usa ha ricevuto una certificazione PG. Ossia "PG, parents cautioned suggested": "adatto a bambini di età compresa tra 10 anni in su per vedere il film da solo, per i bambini sotto i 10 però richiede la guida dei genitori".
- Budget stimato sui 175milioni di dollari.
- Curiosamente, l’idea delle emozioni rappresentate in forma umana è stata ispirata dal lungometraggio della Disney Biancaneve e i sette nani. In particolare, Gioia e Rabbia sono molto simili rispettivamente a Gongolo e a Brontolo. Ma non solo, gli animatori hanno studiato i personaggi disegnati da grandi nomi dell’animazione come Chuck Jones (disegnatore dei Looney Tunes) e Tex Avery e la loro esagerata espressività. Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia risultano essere infatti molto più esasperatamente emotivi dei soliti personaggi Pixar.
- In un certo senso, Inside Out è una office-comedy: un gruppo di persone senza nulla in comune e senza esperienza viene costretto a lavorare insieme. Non è un caso, quindi, che i doppiatori americani di Tristezza (Phyllis Smith), Disgusto (Mindy Kaling) e Rabbia (Bill Hader) provengano dal cast della serie tv The Office.
- Inizialmente Gioia non doveva essere la leader del gruppo, quel ruolo sarebbe dovuto andare a Logica, tagliata poi fuori. Quando si decise che la leader sarebbe stata Gioia, si era pensato di accostarla, nelle sue avventure, con Paura, che alla fine sarebbe stata l’eroe del film. L’idea della coppia Gioia-Paura fu portata avanti per diverso tempo e aveva portato alla scrittura di dialoghi e situazioni molto divertenti e particolari. Tuttavia sembrò molto più sensato accostare Gioia al suo opposto, Tristezza, con la quale avrebbe avuto sicuramente più difficoltà di comunicazione e comprensione.
- Fra le numerose idee che vennero fuori sulla trama del film, c’è anche quella che prevedeva Gioia come il cattivo della situazione, più impegnata a distruggere le emozioni cattive piuttosto che a crearne di nuove e gioiose. Ciò avrebbe portato il film a occuparsi della repressione dei ricordi traumatici e dell’ansia, ma ne sarebbe venuto fuori un prodotto troppo pesante e angosciante.
- La curiosa pelle di Gioia, che sembra fatta di piccole e organizzate particelle di energia, ha impiegato un sacco di tempo e denaro per essere sviluppata, al punto che gli animatori stavano quasi per rinunciarci. Al direttore creativo John Lasseter, però, l’idea piacque molto e chiese che fosse sviluppata in modo diverso in tutte e cinque le emozioni. Nonostante la disperazione degli animatori e i milioni di dollari impiegati solo per questo piccolo particolare, non si può che essere soddisfatti del fantastico risultato.
- Il personaggio di Rabbia è ispirato a una persona reale: Lewis Black, un attore comico che basa la sua comicità sulle ingiustizie della vita quotidiana. Diverse volte all’interno del film, Rabbia legge un giornale, il “Mind Reader“, che riflette la realtà vissuta da Riley.
- Gioia nelle prime fasi di sviluppo del film venne chiamata anche “Ottimismo“. Ma non essendo l’ottimismo considerato un’emozione, si accantonò questo nome.
- Uno dei giochi da tavolo presente nel film si chiama “Find me!“, e presenta l’immagine di un pesce pagliaccio. Chiaro riferimento a Nemo!
Colonna sonora
- Grim Grinning Ghosts (Otherworldly Concerto)
- Exotico Speedo (Laurent Lombard)