«Doveva essere la stanza più sicura della casa.»
(Tagline del film)
(Tagline del film)
Titolo Originale: "Panic Room" (2002)
Genere: Film thriller
Regia di: David Fincher
Protagonisti: Jodie Foster
Trama breve: In piena notte tre ladri scassinano una casa recentemente acquistata, il loro piano di raggiungere facilmente il bottino, va in frantumi quando i nuovi proprietari che si trovano al piano di sopra si rinchiudono nella Panic Room. La stanza è apparentemente impenetrabile ma quante probabilità ci sono che una madre claustrofobica e una ragazzina diabetica restino lì dentro a lungo?
(Scheda completa)
Frasi celebri
Come cavolo si può vivere a New York senza anfetaminici? (Junior)[Osservando la Panic Room, con macchine fotografiche e una porta d'acciaio] La mia stanza! Voglio questa stanza per me! (Sarah)
Dialoghi
- Meg: È strano. È stata rimpicciolita questa stanza?
Kurlander: È la prima persona ad averlo notato. Durante i sopralluoghi nessuno della nostra agenzia se n'era mai accorto. [Apre la Panic Room]
- Kurlander: La chiamano la stanza del panico.
Meg: Cioè?
Kurlander: È un bunker, è un po' come le roccaforti del Medioevo.
Lydia: Ah, ricordo di averlo letto, sì.
Kurlander: Vanno molto di moda ora nelle costruzioni di lusso. Meglio munirsi contro le violazioni di domicilio.
Lydia: È un sistema perfetto, se scatta l'allarme durante la notte che fai? Chiami la polizia e aspetti fino a martedì? Scendi giù saltellando in mutande per vedere che succede? Non credo.
Kurlander: Pareti in calcestruzzo, dentro qui è murato una linea telefonica indipendente. Se chiama la polizia nessuno potrà interromperla. Sistema di aerazione autonomo e una serie di monitor da cui può sorvegliare praticamente ogni angolo della casa.
Meg: Uh, mi mette un inquietudine.
- Meg: Lei ha mai letto Poe?.
Lydia: No, ma adoro il suo ultimo album....
- Meg : [Meg dà il bacio della buonanotte a Sarah] Faccio schifo dal bene che ti voglio.
Sarah: Parliamone...
- Meg: [su altoparlante] Da qui dentro non usciamo e non vi facciamo entrare! Andate fuori da questa casa!
Sarah: Dì cazzo!
Meg: [su altoparlante] CAZZO!
Sarah: Mamma! Andate fuori dal cazzo...
Meg: [su altoparlante] ANDATE FUORI DAL CAZZO!
- Raoul Se ha chiamato davvero la polizia?
Burnham: Non l'ha chiamata. Se avessi il minimo dubbio che sta arrivando la polizia ti pare che starei ancora qui?
Junior: Ok, basta, perfetto, con questo ci hai convinto. Come entriamo in quella stanza però?
Burnham: [Ride] Ho passato gli ultimi dodici anni a costruire stanze come quella proprio per tenere alla larga gente come noi.
Junior: Oh, pensa come è buffo il destino. Comico eh, come entriamo lì dentro?
Burnham: Non si può, è impossibile entrare nel bunker. La questione è tutto qui, l'unico modo è far uscire lei.
Junior: E perché dovrebbe uscire?
Burnham: Non lo so, ma quando uscirà non dobbiamo lasciarla andare. Deve stare qui, zitta e buona per 20 minuti e senza l'aiuto di questa specie di Joe Pesci. Vogliono stare rintanate in questa casa? Bene, faremo il possibile per aiutarle a rimanerci.
Junior: Per quale motivo dovrebbero uscire da quella stanza?
Burnham: [Si allontana] Lo sto escogitando.
- Sarah: Ti senti bene?
Meg: Sì.
Sarah: Ti manca l'aria?
Meg: No, va bene.
Sarah: Non puoi andare in tilt.
Meg: Lo so.
Sarah: Davvero.
Meg: Sta' tranquilla.
Sarah: Oggi la gente non viene più sepolta viva. Prima succedeva continuamente.
Meg: Davvero?
Sarah: Si, l'ho letto.
Meg: E quand'è che succedeva continuamente?
Sarah: Credo sia 20-30 anni fa.
Meg: Che stanno facendo?
Sarah: Non ne ho idea.
- Meg: Dobbiamo restare calmi, capito? Se restiamo calmi tutto si risolverà. Va bene? Sta calma.
Sarah: Sei tu che mi innervosisci.
Meg: Scusami.
- Meg: Alfabeto morse?
Sarah: S.O.S.
Meg: Dove l'hai imparato?
Sarah: Titanic.
- Meg: [Riferendosi all'ex marito] Qualcosa farà.
Sarah: Non farà niente.
Meg: Chiamerà la polizia.
Sarah: [Riferendosi alla nuova compagna del padre] Non conosci quella, non gliela farà chiamare.
Meg: No, lui sa che siamo in pericolo. Mi ha sentito. Sta dall'altra parte del parco, no? Abbiamo apposta due case così vicine, nel caso uno avesse bisogno dell'altro. Ci aiuterà!
Sarah : Ti dico di no.
Meg: [urla] E io ti dico di sì!
[Pausa]
Meg: Scusami.
Sarah: No, scusami tu.
Meg: Di che?
Sarah: Cercavo di non dirtelo.
Meg: Cosa?
Sarah: Che ho fame e ho le vertigini.