Trama del film horror "Rec" del 2007 con Manuela Velasco: frasi celebri, spiegazione, curiosità, colonna sonora e attori del cast.
Rec è un film horror del 2007 diretto da Jaume Balagueró e Paco Plaza ed interpretato da Manuela Velasco.
Trama
Angela è una giovane reporter; per una notte è chiamata a seguire, con il suo cameraman, l’operato dei pompieri della città, nella speranza che un incendio le possa garantire una grande storia da raccontare. Quando alla centrale arriva la chiamata di un’anziana signora intrappolata nella sua casa, sembra presentarsi l’occasione perfetta. Arrivati sul posto, i vicini raccontano terrorizzati di urla spaventose provenienti dall'appartamento della vecchia signora. Angela ha finalmente una storia da inseguire... e sarà perfino troppo terrificante per poter essere raccontata.
Un classico dell'orrore anni 2000. A deflagrare in un anonimo condominio spagnolo non è un'infezione che trasforma in morti viventi, i classici zombi, ma un'epidemia di rabbia che rende gli umani dei feroci "azzannatori". Rec è un ottimo mockumentary (falso documentario) che incolla alla poltrona grazie ad una tensione e ad una atmosfera angosciante davvero sorprendenti. Il finale tocca vette di suspense da cardiopalmo e, nel complesso, la regia spasmodica di Balaguerò tra trovate geniali e riprese movimentate e concitate si rivela come un'ottima via per il nuovo cinema della paura europeo. Superlativo.
Avvertenza [VM18]: Scene di violenza, sangue, personaggi spaventosi, linguaggio non adatto.
Spiegazione
L'ufficiale sanitario arriva e chiede di vedere i due feriti. Ángela e Pablo non vengono ammessi nella stanza ma trovano una piccola apertura in una delle finestre dalla quale sbirciano: vedono il poliziotto, il medico praticante e l'ufficiale che ammanettano il pompiere ferito e gli iniettano un misterioso siero nelle vene; subito dopo questi si rialza e attacca il medico che lo curava pochi istanti prima. Tutti scappano, lasciando il medico rinchiuso nello stanzino al suo destino e chiedono delle spiegazioni all'ufficiale medico. Il virus con cui hanno a che fare si manifesta come una semplice influenza, e, simile alla rabbia, viene trasmesso mediante la saliva, e fa sì che chi ne viene infettato, dopo pochi minuti di lucidità, comincia ad attaccare chi sta vicino per divorarlo.
La madre cerca di difendere la figlia, ma Jennifer riesce a liberarsi e corre via. La madre viene ammanettata per impedirle di seguire la figlia e il poliziotto, il pompiere e Pablo si affrettano a cercare di riprendere la bambina che si nasconde nell'appartamento della vecchia signora; entrati nell'appartamento, la bambina finisce per mordere il poliziotto che la blocca, lasciando scappare il resto del gruppo. Riescono a tornare giù ma vedono che gli infetti rinchiusi nel laboratorio stanno per liberarsi e la loro unica opzione è quella di abbandonare la donna ammanettata e, nel fuggi fuggi generale, riescono a rinchiudersi in uno degli appartamenti.
Riescono a mettersi al sicuro, ma l'ufficiale sanitario dice di essere stato morso e si rinchiude in uno sgabuzzino. Uno degli inquilini dice che c'è una possibilità di fuga: sotto il laboratorio di tessuti c'è un passaggio sotterraneo che conduce nei canali di scarico della città, ma per aprire la porta che dà a questo passaggio devono andare nell'appartamento dell'amministratore del condominio: lì c'è la chiave. Successivamente Pablo e Angela riescono ad arrivare all'appartamento riuscendo a trovare un mazzo di chiavi, ma uscendo dall'edificio, sporgendosi dalla ringhiera delle scale, notato che tutti gli inquilini sono stati infettati, compreso Manu che era rimasto fuori dall'appartamento per fronteggiare gli infetti, e ora stanno rapidamente salendo le scale per raggiungerli. L'unica salvezza è entrare nell'appartamento.
I due sopravvissuti (Angela e Pablo) si rifugiano nell'attico, che è il covo della bambina che ha causato la degenerazione del virus. In pratica loro scoprono che molti anni prima un medico o prete del vaticano aveva tentato di esorcizzare una bambina portoghese ma probabilmente lei era affetta dal virus e quindi quando è riuscita a liberarsi ha ucciso il medico/prete e poi però è rimasta rinchiusa lì.
Questa bambina, che ormai non è più una bambina ma uno "zombie adulto" aggredisce Pablo e lo divora mentre Angela viene trascinata per i piedi nell'oscurità.
Non si sa se muore, ma è altamente probabile.
Prima che il film si concluda si sente Angela che dice: "Pablo riprendi tutto, porca puttana."
È stato solamente un modo per finire il film come era cominciato, ovvero "Pablo riprendi tutto"!!! Appena arrivati nella palazzina dell'orrore, quando cominciano gli episodi strani, la reporter dice all'assistente cameraman di riprendere tutto, così da poter arrivare alla fame e al successo con uno scoop da urlo (scusate il gioco di parole), ma quel riprendere tutto costerà caro a Lei, Lui e tutti gli altri!!! Dal film mi aspettavo un po' di più a dire il vero, visto come ne avevano parlato e pubblicizzato, ma il finale è inattaccabile, stupendo e pieno di tensione, compresa quella frase di rito che significa molto di più che il finale strozzato dai titoli di coda!!!
Quando ho finito di vedere questo film ho subito pensato che la trama avesse delle lacune, in realtà sarà il sequel REC 2 a chiarire tutto quanto e che a questo punto ve ne consiglio la visione.
Interpreti e personaggi
Manuela Velasco (Ángela Vidal), Pablo Rosso (Pablo il cameraman) Martha Carbonell (Sra. Conchita Izquierdo), Vicente Gil (Poliziotto), Ferran Terraza (Manu), Manuel Bronchud (Abuelo), Jorge Serrano (Sergio), Carlos Lasarte (César), Claudia Silva (Jennifer), María Teresa Ortega (Abuela), David Vert (Álex), Akemi Goto (Vicina giapponese), Carlos Vicente (Guillem).
Curiosità
Alcune curiosità contengono spoiler.
- Il film è stato girato a Barcellona, nella Rambla de Catalunya, sotto assoluto segreto, utilizzando videocamere digitali per narrare la storia in tempo reale. Il costo del film è stato di 1,5 milioni di euro.
- I registi hanno scelto di mostrare tutto il film attraverso la videocamera, per far vivere in prima persona l'angoscia delle persone coinvolte, come se tutta la vicenda stesse succedendo realmente. Questa tecnica è stata utilizzata anche nei film Cannibal Holocaust, 84 Charlie MoPic, The Blair Witch Project, Quarantena, Cloverfield, Paranormal Activity e Chernobyl Diares con notevole successo.
- Il cameraman Pablo non viene mai ripreso interamente, si vedono solo le sue scarpe.
- Per l'aspetto della bambina Medeiros cresciuta, i due registi si sono rivolti all'attore spagnolo Javier Botet, un uomo alto e magrissimo, e ci sono volute 7 ore di lavoro perché il trucco sul corpo di Botet fosse ultimato.
- La sequenza in cui viene data spiegazione della vicenda attraverso il registratore nel laboratorio medico è un'evidente citazione de La casa di Sam Raimi. L'aspetto dell'oggetto (con le due bobine di riavvolgimento esterne) e la sua funzione nella storia (racconto del prologo) sono infatti molto simili.
- L'entità maligna che si manifesta nel finale ricorda molto quella di un film precedente di Jaume Balagueró, ossia Fragile - A Ghost Story (2005).
- Manuela Velasco è davvero un conduttrice televisiva spagnola.
- per quanto riguarda iil casting, sono stati scelti attori poco conosciuti per rendere il film più realistico e anche quelli bravi ad improvvisare.
- Il film è stato girato in ordine cronologico.
- Nel 2009 è uscito il sequel intitolato REC 2, nel 2012 sono usciti sia il prequel REC 3 - La genesi che il sequel REC 4 - L'apocalisse.
- Nel 2008 è uscito un film statunitense intitolato Quarantena, il quale è un remake identico di Rec.
- Il budget stimato per il film è di 1,5 milioni di euro.
- Il film ha incassato in tutto il mondo 32,5 milioni di dollari.