Benvenuti al Sud è un film commedia del 2010 diretto da Luca Miniero ed interpretato da Claudio Bisio, Alessandro Siani e Angela Finocchiaro. È un remake del film francese Giù al Nord.
Trama
Alberto Columbo è il direttore delle poste di un paesino vicino Milano che per ottenere il tanto sperato trasferimento a Milano si spaccia per disabile, ma viene maldestramente scoperto e per punizione trasferito al sud, più precisamente a Castellabate. Sia Alberto, sia la moglie che tutti i suoi amici sono molto preoccupati per via di quei spiacevoli pregiudizi: come la camorra, la difficile gestione dei rifiuti, l'afoso caldo e così via. Ad Alberto non resta altro da fare che darsi coraggio e partire da solo con la sua auto, ben presto si renderà conto che il sud non è poi così male come pensava.Commento
Film divertente e con la giusta ironia che cerca da far luce su alcuni aspetti e abbattere degli sciocchi pregiudizi. Grande film, bella trama, bravi attori (Siani e Bisio, coppia che funziona bene insieme) e belle melodie.Avvertenza [T]: Film per tutta la famiglia, nulla da segnalare.
Spiegazione
Interpreti e personaggi
Claudio Bisio (Alberto Colombo), Alessandro Siani (Mattia Volpe), Angela Finocchiaro (Silvia Colombo), Valentina Lodovini (Maria Flagello), Nando Paone (Costabile piccolo), Giacomo Rizzo (Costabile grande), Nunzia Schiano (signora Volpe), Riccardo Zinna (vigile), Salvatore Misticone (signor Scapece), Alessandro Vighi (Chicco Colombo), Fulvio Falzarano (Mario), Teco Celio (Gran Maestro), Naike Rivelli (poliziotta), Dany Boon (turista francese - cameo).Curiosità
- Benvenuti al Sud è il remake italian-style di Giù al Nord, commedia che ha sbancato i botteghini francesi nel 2008. Oltre ad aver recitato in Giù al Nord - del quale è anche regista e sceneggiatore - Dany Boon ha partecipato alla produzione di Benvenuti al Sud ritagliandosi un piccolo cameo nel film italiano. Era nelle vesti di un turista francese che entra nell'ufficio postale di Castellabate per spedire un pacco, e viene capito solo dal signor Scapece, il personaggio che parla il dialetto più stretto.- La versione italiana ripercorre in larga parte la stessa trama e riproduce molti dei dialoghi dell'originale francese, specialmente per quanto riguarda la prima parte del film, nella seconda invece si seguono gli stereotipi italiani.
- Argomento di discussione sono anche le specialità 'gastronomiche' regionali assaggiate da Bisio durante la lavorazione di Benvenuti al Sud e del suo sequel, in particolare il pesce freschissimo mangiato a Castellabate e le forniture di "zizzona", una mozzarella di cinque chili prodotta a Battipaglia che prende il nome dalle forme di un seno florido che ricorda, che gli sono continuate ad arrivare anche dopo la conclusione delle riprese.
- Castellabate, il paese del Cilento in provincia di Salerno, è diventato meta di turisti dopo il successo del film "Benvenuti al Sud", ed è l'unico comune della regione campana premiato tra i “Gioielli d’Italia”, eccellenza per i comuni italiani con meno di 60.000 abitanti, creato dal Ministero degli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, per rilanciare l'immagine dell'Italia turistica.
- La posta di Castellabate del film in realtà è un bar.
- A partire dal primo week-end di programmazione del 1º-3 ottobre 2010, Benvenuti al Sud è il film più visto in Italia con 3.792.099 euro di incasso, superando Inception e L'ultimo dominatore dell'aria; il film mantiene la prima posizione anche nei tre fine settimana successivi.
- In totale, con 29.868.000 euro raggiunge l'8º posto nella classifica dei maggiori incassi in Italia di tutti i tempi.
- Benvenuti al Sud è stato dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, sindaco del comune di Pollica, assassinato nel 2010.
- Valentina Lodovini ha vinto il David di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista.
- Il film ha vinto il premio alla Miglior Sceneggiatura ai Nastri D’Argento 2011.
- Dopo il successone di Benvenuti al Sud, la Medusa ha realizzato un sequel del film dal titolo Benvenuti al Nord (2012).
Colonna sonora
- Sunrise (Norah Jones)
- O sole mio (Letizia Liberati)