«Ai confini del mondo, inizia il suo viaggio.»
(Tagline del film)
(Tagline del film)
Titolo Originale: "Cast Away" (2000)
Genere: Film drammatico, avventura
Regia di: Robert Zemeckis
Protagonisti: Tom Hanks
Trama breve: Un uomo, la cui vita è sempre stata segnata dai ritmi frenetici del suo lavoro, si salva approdando su un'isola deserta, dopo che il suo aereo si è schiantato nell'oceano. Lontano da casa, dalla sua ragazza, e da qualsiasi contatto umano, segnato mentalmente, fisicamente ed emotivamente dovrà mettercela tutta per sopravvivere.
(Scheda completa)
Frasi celebri
Il tempo ci domina senza pietà, incurante se siamo in salute o ammalati, affamati o ubriachi o... russi o americani o... abitanti di Marte. È come il fuoco: può distruggerci o riscaldarci. Perciò ogni FedEx ha un orologio. Perché viviamo o moriamo in base all'orologio, non gli voltiamo mai le spalle. E mai o poi mai ci permettiamo il peccato di perdere di vista il tempo. (Chuck Noland)Mi sono preso la libertà di spedire questo a me stesso, L'ho "FedExato" prima di lasciare Memphis. Vi chiederete cosa può esserci. Cosa mai può essere? progetti di architettura? Forse dei disegni tecnici? È la nuova carta da parati per il bagno? È... un orologio. A cui ho dato il via a zero assoluto e ora segna 87 ore, 22 minuti e 17 secondi. Provenienza: Memphis in America. A Nicolai in Russia. 87 ore. 87 sono una vergogna! Un oltraggio! Questo è solo un timer da cucina! E se fosse stato qualcos'altro? Il vostro assegno paga? Delle fragole? O dei documenti di adozione? 87 ore sono un'eternità! Il cosmo fu creato in minor tempo! Hanno combattuto guerre, rovesciato governi in 87 ore! Fortune sono andate bruciate! (Chuck Noland)
Si tratta dei camion. Quello di oggi aveva due minuti di ritardo, quello di domani avrà quattro minuti, poi sei minuti, poi otto minuti di ritardo. Alla fine saremo come le poste. (Chuck Noland)
[L'orologio da taschino regalato da Kelly] Voglio tenerlo sempre sull'ora di Memphis. L'ora di Kelly. (Chuck Noland)
Torno presto! (Chuck Noland a Kelly Frears)
[Ai piloti] Ehi, la turbolenza è dovuta a Babbo Natale e le sue otto piccole renne? (Chuck Noland)
[Dopo aver seppellito il pilota Albert Miller] Ecco, è tutto. (Chuck Noland)
La cosa più bella del mondo è naturalmente il mondo stesso. Johnny ti auguro un magnifico compleanno. Vinci! Tuo nonno. (Biglietto d'auguri allegato alla palla Wilson)
Ehi! Una nave! Ehi! Ehi! Ehi! Ehi! Una nave! Sono qui! Ehi! Ehi! Sono qui! Sono qui! Sono qui! Sono qui! Sono qui! Aiuto! Aiuto! Qui! Sono qui! Guardate! Qui-qui-qui-qui-qui-qui! [Mandando segnali morse con la torcia] S! O! S! Vi prego! Aiuto! Avanti! Aiuto! (Chuck Noland)
Non è che per caso hai un fiammifero, vero? (Chuck Noland, a Wilson) [Tentando di accendere un fuoco]
Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta! Ahahahah! Fuoco! Ecco qua! Scoppietta, forza! Ecco qua! Ecco qua! È un fuoco di segnalazione! E vuol dire S.O.S.! È una pioggia di meteore! Lucciole, andate, correte! Siete libere, libere! Ahhihihi! Sì! Sì! Guardate che cosa ho creato! Io ho fatto il fuoco! Io ho fatto il fuoco! (Chuck Noland)
Che bontà il granchio. E giusto in tempo, pure. Non ne potevo più di quelle noci di cocco. Il latte di cocco è un lassativo naturale. Cosa che Robinson non ci ha mai detto. (Chuck Noland)
È una zona di ricerca di 502 mila miglia quadrate. Due volte la grandezza del Texas. Potrebbero non trovarci mai. (Chuck Noland)
Questo dente mi fa morire. All'inizio mi faceva male solo quando mordevo, ma adesso... Oh, adesso mi fa male sempre, sempre. Per fortuna non c'è molto da mangiare qui, perché non potrei masticare. Continuerò a succhiare tutte quelle noci di cocco e tutti quei granchi. Ah, e pensare che evitavo di andare dal dentista come la peste. Ogni scusa era buona. Ma ora, oh, cosa non darei per avere un dentista qui in questa caverna. Infatti magari tu fossi un dentista. Già. Il dottor Wilson. Vuoi sentire una cosa buffa? Dove vivo, a Memphis, il mio dentista si chiama dottor James Spalding. (Chuck Noland)
Non c'è molto tempo. E noi viviamo e moriamo in base al tempo, vero? Non commettiamo il peccato di voltare le spalle al tempo. (Chuck Noland)
Devi continuare a ricordarmelo? Non puoi lasciar perdere, eh? Avevi ragione. Avevi ragione: è stato un bene fare quella prova perché non sarebbe stato un colpetto veloce e via. Sarei finito sulle rocce e mi sarei rotto una gamba o la schiena o il collo. Morto dissanguato. Era l'unica alternativa che avevo a quell'epoca. È chiaro? Quando è stato? Un anno fa? Perciò dimentichiamocene. Ma dove vuoi arrivare? Beh, magari ce la facciamo. Questo ti è mai passato per il cervello? Malgrado tutto, preferisco correre il rischio là fuori sull'oceano, che restare qui a morire su questa merdosa isola passando il resto della mia vita a parlare con un maledetto pallone! (Chuck Noland)
Chuck Noland è stato qui 1500 giorni. Fuggito via mare. Dite a Kelly Frears che l'amo. (Messaggio/epitaffio lasciato su una roccia dell'isola prima di lasciarla)
Wilson! Wilson! Scusami! Scusami, Wilson! Wilson, scusami! Scusami! Wilson! Non ce la faccio! Wilson! Wilsooon! (Chuck Noland)
Domani noi ti riporteremo in vita! (Stan)
Hai detto che saresti tornato presto. (Kelly Frears)
Tutti e due abbiamo fatto i nostri conti. Kelly ha tirato le somme, sapeva che mi doveva scordare, io ho tirato le somme, sapevo di... averla persa. Non avrei mai potuto lasciare quell'isola, sarei morto lì, tutto solo. Mi sarei ammalato o magari ferito o che so io. L'unica scelta che avevo, l'unica cosa che potevo controllare, era come e quando e dove sarebbe avvenuto. Così, ho fatto una corda e sono andato sulla cima per impiccarmi. Ma dovevo provarla, sai... certo... mi conosci... e il peso del tronco ha spezzato il ramo dell'albero, perciò io-io non potevo neanche uccidermi nel modo in cui volevo, non avevo potere su niente. Allora lì una sensazione mi ha avvolto come una coperta calda, sapevo che in qualche modo dovevo restare vivo, in qualche modo dovevo continuare a respirare, anche se non c'era più motivo di speranza e la logica mi diceva che non avrei più rivisto questo posto. Così è quello che ho fatto: sono restato vivo, ho continuato a respirare. Poi un giorno la logica si è dimostrata sbagliata perché è arrivata la marea, mi ha dato una vela e ora eccomi qui. Sono tornato a Memphis e parlo con te, c'è del ghiaccio nel mio bicchiere... e l'ho persa ancora una volta. Mi rattrista non avere Kelly, ma sono grato che lei fosse con me su quell'isola. E adesso so cosa devo fare: devo continuare a respirare perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare. (Chuck Noland)
Questo pacco mi ha salvato la vita. Grazie. Chuck Noland. (Biglietto lasciato vicino al pacco mai aperto)
Dialoghi
- Segreteria telefonica: Ciao, sono Kelly. Se chiamate per Chuck premete "1" altrimenti lasciate un messaggio dopo il "bip". Grazie. [Bip]
Messaggio di Chuck Noland: Ciao Kelly, ci sei? Solleva-solleva-solleva-solleva-sol... Non ci sei. Non ci crederai mai. Sto smistando in piena Piazza Rossa, all'ombra della tomba di Lenin! Mi manchi! Ti bacerei finché tu non ti stanchi! Parto tra circa due minuti. Mi danno un passaggio via Parigi. Dovrei atterrare a Memphis tra circa diciotto ore. Questa è la buona notizia. Quella cattiva è che devo andare dal dentista in settimana. C'è qualcosa che mi fa male. Ehm... Ti amo, ci vediamo presto e tu sai questo che significa. Baci-baci.
- [La pilota dell'aereo li vede bere vino]
Stan: Non farmi quello sguardo. È solo succo d'uva. Vero, Chuck?
Chuck Noland: Sì. Del 1992. Un corposo succo d'uva.
- Stan: Chuck, Kelly ha dovuto scordarti. Ti credeva morto. Ti abbiamo seppellito. C'è stato un funerale, una cassa, una lastra di marmo. Tutto quanto.
Chuck Noland: Una cassa da morto? E chi c'era dentro?
Stan: Be', tutti ci hanno messo qualcosa. Che so... un cellulare, un cercapersone, qualche foto. Io ci ho messo dei CD di Elvis
- Kelly Frears: Hanno detto di non aver mai capito la causa del disastro. Forse ha preso fuoco del materiale infiammabile non specificato. Dunque, qui è dove ti ha trovato la nave. Sei andato alla deriva per circa 500 miglia. Qui è dove si trova la tua isola, a circa 600 miglia dalle Isole Cook. E questi sono i reticolati delle ricerche. Le navi sono andate avanti e indietro per settimane a cercarvi.
Chuck Noland: Non dovevo salire su quell'aereo. Non dovevo uscire da quella macchina.
- Kelly Frears: Ho sempre saputo che eri vivo! Lo sapevo! Ma tutti mi dicevano che dovevo smetterla con questa idea, che dovevo scordarti. Io ti amo. Sei l'amore della mia vita.
Chuck Noland: Anch'io ti amo, Kelly. Più di quanto saprai mai.