Frasi del film I pirati di Silicon Valley


Le più belle e celebri frasi del film "I pirati di Silicon Valley", film biografico con Noah Wyle e Anthony Michael Hall.

«La vera storia di come Bill Gates e Steve Jobs hanno cambiato i mondo."»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Pirates of Silicon Valley" (1999)
Genere: Film biografico
Regia di: Martyn Burke
Protagonisti: Noah Wyle, Anthony Michael Hall

Trama breve: 
Film che narra la storia degli uomini che hanno fondato Apple e Microsoft. Mette a confronto il loro diverso modo di lavorare e di pensare, la diversità delle loro imprese e, soprattutto, la loro rivalità.
(Scheda completa)


Frasi celebri

[All'inizio del film] Non voglio che pensiate sia, solo un film. Un processo di conversione di elettroni e impulsi magnetici in forme figure e suoni. No, è ben altro. Siamo qui, per cambiare l'universo, altrimenti perché saremmo qui? Stiamo creando una coscienza completamente nuova come fanno gli artisti, o i poeti. Così dovete vedere la cosa. noi stiamo riscrivendo la storia del pensiero umano. (Steve Jobs)

Si credono rivoluzionari, ma i rivoluzionari siamo noi. (Steve Jobs)

Steve non è mai stato un ragazzo comune, vedeva sempre le cose in modo diverso. Per me si parlava di kilobyte o piastre a circuitali, ma lui ci vedeva il karma e i significato dell'universo. (Steve Wozniak)

L'informazione è il potere. (Steve Jobs)

Woz, ci servono le scatole non i computer! (Steve Jobs)

Forse in un'altra vita ero un poeta o un'artista. (Steve Jobs)

Dobbiamo scoprire quello che lui non sa di aver bisogno, ma di cui ha bisogno. E accertarsi che capisce di averne bisogno e poi dargli la risposta. (Bill Gates)

Hey Bill, non so se sono i vestiti o se sei tu, ma sicuramente c'è qualcosa che va lavato qui. (Steve Ballmer)

Cominciavo a pensare che Steve fosse nato con l'ossessione di annientare l'IBM. E in un certo senso si può capire, insomma, all'epoca per quanto ci riguardava, l'IBM era praticamente come il Pentagono. Voglio dire erano un gruppo di ragazzi vestiti nello stesso modo e cantavano filastrocche aziendali. Noi, invece, eravamo dei pazzi trasandati e ci divertivamo con oggetti che l'IBM considerava giocattoli. Ma che ne sapevano loro... (Steve Wozniak)

La Microsoft? Nessuno ne aveva mai sentito parlare, e neanche di Bill Gates. Insomma, erano sconosciuti, ma eravamo tutti degli sconosciuti. Il che era perfetto per noi, perché gli altri tizi rispettabili perbene, erano impegnati a fare quello che fanno di solito, cioè essere rispettabili. E così noi potevamo continuare a comportarci da pazzi, cosa che ci veniva benissimo. Mi mancano quei giorni. (Steve Wozniak)

Steve, stiamo lavorando più duramente dei nostri padri. E prima ridevamo di quanto lavorassero loro. È assurdo! (Steve Wozniak)

Sai cosa dicono i mafiosi? Tieni vicino gli amici, ma ancora più vicino i nemici. (Bill Gates)

Altro che molto fumo e niente arrosto, noi non avevamo neanche il fumo. (Steve Ballmer) [mentre Bill Gates espone il DOS ai dirigenti IBM]

Se volete la verità, ero felicissimo di essere il presidente della Pepsi Cola finché Steve Jobs non mi ha contattato dicendomi: "vuoi vendere acqua zuccherata per il resto della tua vita o vuoi entrare nella storia?". (John Sculley)

Ricordate che la vita non la si vive e basta, la si cambia, la si forma, si cerca di lasciare un segno. Ed è questo che, abituatevi al nome, Lisa riuscirà a fare. (Steve Jobs)

Vorreste che la Xerox lanciasse un aggeggio che si chiama topo?! (Dirigente Xerox)

Steve, hai detto che questo aggeggio che hai costruito è destinato alla gente comune. Ma che diavolo può farsene la gente comune dei computer? (Dirigente Hewlett Packard)

Ogni volta che Steve andava a chiedere un prestito era come se loro fossero eschimesi ai quali noi volessimo vendere un frigo. (Steve Wozniak)

Dobbiamo pensare a noi stessi come artisti, e come disse Picasso: "I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano". (Steve Jobs)

Steve, tutte le auto hanno le ruote, eppure nessuno afferma di esserne l'inventore. (Bill Gates)

È come fare affari con una mantide religiosa, che prima ti seduce e dopo ti mangia vivo. (Steve Jobs)

Tu e io avevamo un ricco vicino di casa, la Xeros, che lasciava sempre la porta aperta: si poteva entrare e rubare qualsiasi cosa. Solo che quando sei arrivati hai capito che c'ero prima io, IO HO PRESO IL BOTTINO, Steve!!! E ora mi dici "Oh no, non è giusto, volevo rubarlo io per primo!". È troppo tardi. (Bill Gates)

È strano ma a volte scopri cose che sono più importanti di quelle che hai sempre considerato importanti. Forse perché si invecchia... (Steve Wozniak)



Dialoghi

  • Mike: Wozniak è l'impiegato numero uno e tu il numero due.
    Jobs: No un momento... Io sono il numero uno. Woz?
    Wozniak: Per me è lo stesso...
    Jobs: Sono io il numero uno qui.
    Mike: Non volevo offendere, non volevo insinuare niente...
    Jobs: Allora io sono lo zero, Woz puoi essere il numero uno!
  • Steve Jobs: Tu ci stai derubando Bill!
    Bill Gates: Non sto rubando proprio niente! Non dire certe cose!
    Steve Jobs: E allora che cazzo fai? Che cos'è questa storia che continuo a sentire, che stai sviluppando quel... come si chiama... Windows?
  • Steve Jobs: Siamo meglio di voi. La nostra roba è migliore.
    Bill Gates: Allora non hai capito, Steve. Questo non ha importanza!

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