Frasi del film L'allenatore nel pallone


Le più belle e celebri frasi del film "L'allenatore nel pallone", film commedia-sportivo del 1984 con Lino Banfi e Andrea Roncato.

«C'è 4-5-1 o 4-4-2, io invece uso una cosa diversa: 5-5-5.»
(Frase celebre del film)

Titolo Originale:
"L'allenatore nel pallone" (1984)
Genere: Film commedia, sportivo
Regia di: Sergio Martino
Protagonisti: Lino Banfi, Camillo Milli, Andrea Roncato, Urs Althaus

Trama breve:
L'allenatore Oronzo Canà è chiamato ad allenare la Longobarda, squadra di un piccolo paese del Nord Italia, quando ottiene la promozione in Serie A. Il suo unico obiettivo stagionale è quello di non fare retrocedere la squadra in Serie B, ma non sarà facile perché il migliore della squadra gioca contro la stessa Longobarda come da accordi con il Presidente perché la Serie A è troppo costosa, e il giovane centravanti brasiliano ingaggiato per trascinare la squadra a suon di gol è affetto da una profonda 'nostalgia' di casa.
(Scheda completa)


Frasi celebri

In questo momento un mio incaricato lo sta contattando a casa sua, di lui, previo telefono, in Puglia. (Comm. Borlotti)

Sarò muto come un pesce... che si è operato alle corde vocheli. (Canà)

Tutti gli intrallazzi si fanno a Torino. (Canà)

Oronzo Canà, si lo so, la iena del tavoliere. Grandissimo mediano di rottura. Bravo! (Bergonzoni)

Abbiamo la iena e la volpe. La iena e the fox. Bravissimo! (Bergonzoni) [alludendo a Canà e Borlotti]

Ma che denaro liquido che quello fattura settecentocinquantamila lire l'anno. Un pastificio che si chiama Mosciarelli, chi se la compra la pasta, è pure scotta! Sa che hanno mandato un carico nel Biafra e ce lo hanno mandato indietro la pasta? (Canà) [parlando dello sponsor, il pastificio Mosciarelli]

Non pensi di esserti allargato un po' troppo! (Gianfranco Giubilo) [rivolto a Canà]

Cosa ne pensa lei presidente di quello che dice il vate della Daunia? (Fulvio Stinchelli) [rivolto al presidente della Longobarda]

La donzelletta vien dalla campagna... e la chiappa si bagna. (Bergonzoni)

Io ho scoperto che tu non sei né figlio d'emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena, neto! (Canà)

Ma quante mammelle aveva la mamma di questo Giginho? Che c'aveva la centrale del lecce? (Canà)

C'è 4-5-1 o 4-4-2, io invece uso una cosa diversa: 5-5-5. (Canà)

Brasil la nostalgia du Brasil. Brasil sta lì, l'Italia aqui. Arì. Arì. Aristoteles adesso adesso dorme aqui. Arì. Arì. Sognà. Sognà. E speriamo che domenica vuoi segnà! Magar. Magar. Cicos, cicos, Canos, Canos... (Canà canta la ninna nanna)

Obrigado, mister! (Aristoteles)

La Longobarda è Aristoteles, e Aristoteles è la Longobarda. (Canà) [al processo del lunedì]

Se Zico ha giocato con i guanti, il mio Aristoteles giocherà col cappotto! (Canà)

Sorridi! (Canà) [rivolto a Crisantemi mentre entra in campo]

Grass, pelato, brüt... Che schifo. Cülatun! (Capotreno) [dopo aver visto Canà supplicare Aristoteles di non partire]

Mi chiamano "L'insaziabile"... (Bergonzoni)

Arbitro sei un cornutaccio! (Canà)

Domenica un solo grido ci deve unire: vincere e vinceremo! (Canà) [dalla finestra di casa ai tifosi esultanti dopo la vittoria con la Lazio]

Castegner! E Rummenigge sta sempre a segner! (Canà) [all'annuncio dell'acquisto di Rummenigge]

Ma lo sa che noi attraverso le cessioni di Falchetti e Mengoni riusciamo ad avere la metà di Giordano? Da girare all'Udinese per un quarto di Zico e tre quarti di Edinho. (Comm. Borlotti)

Stavo meglio in brasile a vendere bibite al maracanà e no in questa stazione di merd. (Giginho)

Canà, tagliamo la testa al toro, le rinnovo la fiducia, porti la squadra in ritiro, servirà a ritrovare l'amalgama! (Comm. Borlotti)

Sono riuscito ad avere i tre quarti di Gentile e i sette ottavi di Collovati, più la metà di Mike Bongiorno. In conclusione, noi abbiamo ottenuto la comproprietà di Maradona in cambio di Falchetti e Mengoni. (Comm. Borlotti)

Oronzo, Oronzo, vieni a pescare con noi, ci manca il verme! (Tifosi del Milan) [coro da stadio]

Me desculpo… ma non capisco… eh…me desculpo, io signora mia, sono due ore che me desculpo ho mica ammazzeto nessuno… (Canà)

E va bene guardare al futuro, ma noi dobbiamo guardare anche al presente, presidente. Perché altrimenti io faccio giocare come ala fluidifichente, Daniele Piombi, e come ala tornente, Pippo Baudo! (Canà)



Dialoghi

  • Mara Canà: Mi fai schifo! Non hai nessuna sensibilità. Guarda il Barone come sta in panchina. Guardalo, lui sì che non perde il suo self control. Anche dopo il gol non esprime emozioni. Mentre te quando stai in panchina sembri un tarantolato!
    Oronzo Canà: Terrona ignorante. Tarantolato. Io dovrei avere il premio per il self control dopo diciott'anni che ti sopporto, maledetta disgrazieta! Grazie: self control, c'ha tutto quello che vuole il Barone Nils Liedholm: il vigneto, l'oliveto, i vini DOC, i vini DIC e pure i soldi. Sempre. Panchina lunga...
  • Canà: Sella tu stai…
    Sella: No mister io sono già con Cavallo in stanza…
    Canà: Eh si Sella e cavallo è già fatto l'accoppiamento…
  • Aldo Biscardi: Presidente Borlotti, può rivelarci chi sarà il nuovo allenatore?
    Borlotti: Io sono un impulsivo, un istintivo, sono abituato a fare di testa mia. E colgo l'occasione che siamo qui in televisione, che tutti gli sportivi ci vedono, per comunicare la mia decisione anche all'interessato, il nome di cui è Oronzo Canà.
  • Borlotti: Indovini chi le ho preso? Ma...
    Canà: Ma...
    Borlotti: Mara...
    Canà: Mara... c'è mia moglie Mara? Dov'è? Mara...
    Borlotti: Marado...
    Canà: Marado...
    Borlotti: Maradona!
    Canà: Maradonna Benedetta dell'Incoroneta!
  • Canà: Senti, qual è la cugina di Éder?
    Giginho: La terza della direita è la prima di Éder.
    Canà: La terza della derecia e la prima di... ma è la terza o la prima?
    Giginho: La prima che è la cugina, la segunda.
    Canà: Ah la secunda è la cugina e la prima...
    Bergonzoni: La prima vuol dire la cugina ed è dietro la quinta.
    Canà: Ah, quindi questa non c'è. Emm... È dietro la quinta adesso.
    Bergonzoni: Ma che dietro la quinta non c'è. Dietro la quinta là.
    Canà: Ah, la quinta...
    Bergonzoni: Prima c'è quella con su una bella quarta e subito dopo c'è la sesta.
    Giginho: La prima, che è la cugina, è la sesta.
    Canà: Cioè la prima è la sesta, e la quinta che dice lui dov'è?
    Bergonzoni: Insomma, mia zia è la prima? No, perché è mia zia, sennò sarebbe cugina, porta una bella quinta, ma è la prima. Mia cugina è la sesta.
    Canà: Senti a me di tua zia non me ne frega niente! Io voglio sapere questa cazzo di cugina di Éder dove cavolo sta?!
    Bergonzoni: Son tutte belle. Hanno tutte dei bei numeri.
  • Dottor Socrates: Vaffanculo a te, mammeta...
    Canà: ... e Socrates!
  • Canà: Sicché lui adesso sta a Firenze a parlare con Picchio De Sisti ed io son venuto qua in Brasile dove tutti vengono o per le donne o per i giocatori... io son venuto farmi fare l'appendicite. Hai capito com'è?! [Canà sputa in faccia a Bergonzoni] Io a uno lo devo sputare in faccia sennò con chi mi sfoga? Anzi, scusa... [Canà sputa verso l'alto due volte] So' più soddisfatto adesso.
    Bergonzoni: Senti, ma perché hai fatto così?
    Canà: Mi sono sputato in faccia da solo. Uno che a quarantott'anni viene a Rio a farsi fa l'appendicite, vuoi che non si sputi in faccia da solo?
  • Canà: Io che tipo di zona uso? Che uso io? La? La bi..?
    Allenatore in seconda: La biro...
    Canà: La... la biro. Quindi io uso la biro, il signor De Sisti usa il pennarello vero? Trapattoni invece usa la penna stilografica, senza inchiostro dentro, perché invece dell'inchiostro ci sputa dentro all'occhio direttamente del suo allenatore in seconda. Ma che-che-che chevolo c'entra. Io sto parlando della bizona!
  • Canà: Mentre i cinque della difesa vanno avanti, i cinque attaccanti retrocedono e così viceversa. Allora la gente pensa: «Ma quelli che c'hanno, cinque giocatori in più?» Invece no, perché mentre i cinque vanno avanti, gli altri cinque vanno indietro, e durante questa confusione generale le squadre avversarie si diranno: «Ah! Ah! Che cosa sta succedendo?». E non ci capiscono niente.
    Speroni: Nemmeno noi.
  • Canà: Lasciatela la palla!
    Dirigente Longobarda: Ma mister, guardi che la palla ce l'hanno gli avversari.
    Canà: E apposta io sto gridando: «Lasciatela quella palla»; così quelli sentono così e lasciano... è una guerra psicologica la nostra!
  • Dirigente Longobarda: Cambia Cavallo!
    Canà: Che l'erba cresce.
  • Maffei: Ecco, in conclusione Canà?
    Canà: In conclusione... picchio De Sisti.
    Maffei: Picchio De Sisti si è espresso in modo molto favorevole nei confronti della sua squadra.
    Canà: No questa volta è lei che non ha afferreto. Io picchio De Sisti e lo dichiaro a tutta Italia. Io picchio De Sisti e gli spezzo pure la noce del capocollo! Chiaro?
  • Francesco Graziani: Mister, questi cinque gol l'hanno un po' dimagrita?
    Canà: Non ti preoccupare che tra una decina d'anni ti vedo anche a te al posto mio. Già i capelli li stai perdendo.
  • Mara Canà: Ah ma che divertenti queste scritte così paint post modern. E poi vanno di moda i murales. Sara felice il nostro architetto. Neh.
    Canà: Ah devi vedere come sarà felice il nostro amministratore, neh. Tutti i danni li pago io, neh! Cammina dentro...
  • Crisantemi: Con la Samp la vedo molto male oggi, eh?.
    Canà: Certo che tu metti proprio molta allegria addosso alla gente: già c'hai questa faccia con questo pallore fisso, ti chiami Crisantemi, ti ho comprato i primi di novembre. Per cortesia, cerca di non gufare continuamente. Se no ti faccio rimanere nel loculo tutta... ehm, nella panchina tutta la vita. [fa le corna e getta del sale]
    Crisantemi: Ma che è?
    Canà: Niente, piove.
  • Crisantemi: Ha visto Wilkins che gol?
    Canà: Io ho visto che tu ti devi stare zitto, perché a forza di grattarmi mi stai facendo venire l'orchite. Porca miseria!
  • Bergonzoni [rivolto a Mara Canà]: Onore alla bellezza. Lei ha mai partecipato a qualche concorso?
    Canà: Sì, alle Poste e Telecomunicazioni, ma non l'hanno presa perché non era raccomandata.
  • Bergonzoni [parlando della suocera di Canà]: È mezzo soprano?
    Canà: No, tutta scema.
  • Ceretti: Canà. Canà. Come pensa di uscire dal tunnel della crisi?
    Canà: Nessuna crisi, domenica risorgeremo, lo scriva a caratteri grossi e lo vada a scrivere al giornale per cortesia. [a Borlotti] Che cacachezzi che è questo!
  • [Canà entra in campo e, a causa della nebbia, Platini gli sbatte contro]
    Canà: Oh, Monsieur Platini.
    Platini: Qu'est qu'il y a?
    Canà: Excuse moi monsieur Platini, je suis Oronzo Canà, l'allenateur della Longobardà. Allor, je... je... la nebbià, je n'ai vu rien et jese juju...
    Platini: ...merde!
    Crisantemi: Che ha detto Platini?
    Canà: Ha detto mee... metti un altro in panchina, no monsieur Crisantemì che c'ha la face de cimetière, tu comprends?
  • Maffei: Ecco, in conclusione Canà?
    Canà: In conclusione... picchio De Sisti.
    Maffei: Picchio De Sisti si è espresso in modo molto favorevole nei confronti della sua squadra.
    Canà: No, questa volta è lei che non ha afferreto. Io picchio De Sisti e lo dichiaro a tutta Italia. Io picchio De Sisti e gli spezzo pure la noce del capocollo! Chiaro?
    Maffei: Canà sempre imprevedibile...
  • Crisantemi: Mister mi preparo?
    Canà: No, no, che è già un funerale la partita.
  • [Il presidente convoca Canà prima dell'ultima partita di campionato, decisiva per la salvezza]
    Presidente Borlotti: Perdere e perderemo!
    Canà: Non ho afferreto, scusi.
    Borlotti: Lei ha capito benissimo. Perdere e perderemo!
    Canà: Ma scusi, ma perché? Dobbiamo vincere.
    Borlotti: Si è mai chiesto perché io ho scelto proprio lei per allenare la Longobarda? Per le sue doti? Buca tasi. Bocca taci. Canà, mi guardi negli occhi e apra le orecchie: io lo ho ingaggiato perché avevo bisogno di qualcuno che mi rimandasse subito la squadra in serie B. Ma lo sa quanto mi costa una squadra in serie A?
    Canà: Certo che lei è bravo presidente. Lei non lo sa, la pugnalata che mi sta dando in questo momento.
    Borlotti: Canà, io le voglio bene, ma domenica dobbiamo assolutamente perdere e lei me lo deve giurare.
    Canà: Questo mai!
    Borlotti: E io la caccio via subito! Se invece lei seguirà le mie indicazioni, ecco qui il contratto per la prossima stagione, con ingaggio raddoppiato, già firmato da me.
    Canà: E che cosa dovrei fare io?
    Borlotti: In primis togliere di squadra Aristoteles, che è quello che ci può fare vincere.
    Canà: E in secundis?
    Borlotti: Ci ho già pensato io... E no, questo glielo darò domenica sera dopo la partita. Canà la vedo strano, come si sente?
    Canà: Come uno che ha mangiato una tonnellata e mezza di merda. Pesante da digerire, sa?
  • [Speroni sbaglia di proposito un gol a porta vuota]
    Aristoteles: Ma mister ha visto? Perché non dice: «filho de puta»?
    Canà: Lo so io a chi dovrei dire «filho de puta». Lo so io a chi lo dovrei dire!
  • [Canà viene sollevato in aria dai tifosi in festa dopo la salvezza]
    Canà: M'avete preso per un coglione.
    Tifosi: Ma no, sei un eroe!
    Canà: Ahhh! Mi avete preso per un coglione.
    Tifosi: Ma no, sei un eroe!
    Canà: Oh! Mi avete preso per un coglione, sotto la meno, mi fa male!
  • Borlotti: Lei è un disoccupato, lo sa?
    Canà: E lei è un cornuto, lo sa?
  • Giginho e Bergonzoni: "Mira Canà! Mira Canà!"
    Canà: "Ma siamo al Maracanà ..."
    Giginho e Bergonzoni [additando il campetto]: "Mira Canà! Mira Canà!"
    Canà: "Ma mira vuol dire guarda? Ma allora - porca puttena! - dite: "Mira ... virgola... Canà!"

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